MacBook Air M1 – Recensione

by Gianluca Errera
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Alla fine mi sono deciso ed ho fatto il grande salto ovvero passare da un MacBook Pro 2018, Intel Core i5 ad un nuovo MacBook Air M1 e si posso dire con certezza che questo è il futuro per il mondo Apple e forse non solo! 

Con la presentazione dei nuovi SOC M1 Apple ha chiaramente iniziato a tracciare una nuova strada per i suoi prodotti, una strada che a tendere molto probabilmente uniformerà l’hardware di tutti i suoi prodotti con la conseguenza che si avrà un ecosistema integrato al cento per cento con software che a sua volta sarà sempre più cross a tutte le varianti hardware (penso all’integrazione con iPad, iPhone solo per citarne alcune).
MacBook Air M1 va proprio in questa direzione e lo si capisce già dalla prima accensione. M1 è perfettamente integrato con MacOS Big Sur e MacOS è perfettamente integrato con tutto l’ecosistema Apple, risultato? Ad esempio le app di iPad/iPhone direttamente sul nostro Mac (una cosa comodissima…). Ma veniamo al solo, MacBook Air M1 mantiene peso e dimensioni del modello precedente quindi uno spessore di 1,61cm da chiuso (0.41cm aperto) 30,41cm di larghezza e 21,24 cm di profondità con un peso di 1,29kg. Come sempre ottimo il “corpo” tutto in alluminio che racchiude un display  Retina LED da 13,3 pollici IPS 2560×1600 che raggiunge picchi di 400 nit d’illuminazione. Molto bello, colori naturali e mai sparati ed una leggibilità al top. La Ram di 8GB è integrata nel SOC e condivisa con la scheda video. Nei miei primi giorni di utilizzo non sono mai riuscito a vederlo in difficoltà, una gestione ottima (grazie anche a MacOS). Anche aprendo diverse applicazione, sia native Mac o iPad/iPhone la macchina è sempre pronta e reattiva. Il disco è una unità SSD da 256GB.

Nello specifico il nuovo SOC M1 e cosi composto:  

Core (CPU) Octa-Core (8)

  • 4 High (3,20 GHz)
  • 4 Low (2,00 GHz)
Cache L1 per Core (CPU):

  • 192+128 KB (x4 High)
  • 128+64 KB (x4 Low)
Cache L2 per Cluster (CPU):

  • 12 MB (x4 High)
  • 4 MB (x4 Low)
GPU Apple (Octa-Core)

  • 128 Executions units
  • 2,6 TFLOPS
  • 82 Texels/sec
  • 41 GPixels/sec
NPU Apple (Hexadeca-Core)

  • 1,1 TFLOPS

SOC M1

 

 

Quindi in una “piccola” scheda madre trova posto tutto il necessario e tutto senza sistema di raffreddamento attivo. Qui veniamo al tema temperature. MacBook Air M1 è sempre freddo, non fresco o tiepido ma freddo! Solo in un caso ho avvertito un lieve tepore del case ed esattamente mentre, dopo la prima accensione, stavo ricaricando la batteria e installando un aggiornamento da ben 6gb! Ho fatto qualche test utilizzando iMovie e elaborando un video girato con iPhone 12 Pro Max di circa 20 minuti ed il MacBook Air non è mai entrato in sofferenza. Il test l’ho voluto svolgere con l’alimentazione a batteria proprio per capire se i dati forniti da Apple su i consumi fossero veritieri. Apple sostiene:

  • Fino a 15 ore di navigazione web in wireless
  • Fino a 18 ore di riproduzione film sull’app Apple TV

Ragazzi, è vero! Finito l’elaborazione del video (non mi limitavo a fargli fare solo quello, ho navigato e letto mail nel mentre…) il Mac era fresco e la batteria aveva perso circa il 10% passando dal 75 al 65% e quindi permettendomi di completare la mia giornata senza “ansie da ricarica”.  Tutto opera del nuovo hardware? Non credo! Molto lavoro è stato fatto su MacOs che forse non sarà il sistema operativo perfetto ma sicuramente è molto ottimizzato ed è profondamente integrato con il nuovo hardware. Parlando del sistema operativo ero curioso di vedere all’opera Rosetta. Cosa è Rosetta? E’ un traduttore binario (da qui il nome Rosetta, proprio in riferimento alla famosa stele di Rosetta) introdotto da Apple che consente di far girare software creato in precedenza su un hardware più recente (vedi Intell vs Apple Silicon). Ero curioso di vedere come l’avessero implementato per gestire questa transizione di piattaforma e devo ammettere che è stato fatto un ottimo lavoro. Se ci troviamo in presenza di un software “datato” e non compilato nativamente per la nuova piattaforma hw in pochi istanti tutto Rosetta ricompila e adatta il software rendendolo disponibile (almeno nella stragrande maggioranza dei casi…). Tutto questo ci rende la transizione alla piattaforma ARM molto meno dolorosa e permette a gli sviluppatori di aggiornare il proprio software senza fermare la nostra produttività. Va detto che comunque nel mondo Mac quasi tutti si stanno convertendo al nuovo e quindi a breve non sarà più necessario il suo utilizzo.


Ovviamente non mancano W-Fi 6, Bluetooth 5.0, Magic Keyboard con sensore luce ambientale e Touch ID, due porte Thunderbolt / USB 4  e connettore da 3,5 per cuffie/mic.
Si potrebbe stare qui ore a sciolinare le doti e fare trattati filosofici sui difetti (come ad esempio la scelta di Apple di far accendere il MacBook con la pressione di ogni tasto! ) ma francamente, al netto di tutto, quello che mi piace di questo nuovo MacBook Air è proprio questo nuovo SOC. Ragazzi gira bene, benissimo! Per un uso “normale” la versione a 7 core video è più che sufficiente e perfetta per quasi tutti gli utilizzi in ambito domestico e lavorativo. Che vogliate editare un video o ritoccare una foto MacBook Air M1 è sempre li pronto e reattivo. L’estensione alle app iPad/iPhone offre diverse possibilità di colmare mancanze software con risorse molto contenute e offrendo un’esperienza utente molto più completa. 
Apple potrà non essere simpatica a tutti e potrà anche produrre prodotti costosi e, a volte sopravalutati ma in questo caso con la strada che ha intrapreso di “unificare” l’hardware ha creato un ottimo portatile e probabilmente sta cambiando le regole del gioco (nuovamente…) in ambito informatico ponendosi ancora ai vertici. Se il buon giorno si vede dal mattino, ne vedremo delle belle! Promosso.

 

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