La notizia del momento in tema di cybersecurity è l’hackeraggio dello smartphone di Bezos tramite Whatsapp.
Ode Vanunu, Head of Products Vulnerabilities di Check Point, commenta così.
“L‘uso delle più popolari app social per infettare le persone con malware è una tendenza che Check Point ha previsto oltre un anno fa. Come abbiamo dimostrato nella nostra ricerca su WhatsApp del dicembre 2019 e nella nostra ricerca sull’app dell’agosto 2018 – i link dannosi avrebbero potuto essere inviati attraverso alcune vulnerabilità che esistevano sulla piattaforma (fino a quando non sono state corrette in seguito alla nostra collaborazione con Facebook) e la manipolazione dei contenuti era possibile.
Riteniamo che questo modo di operare sia estremamente comune soprattutto con attacchi mirati contro specifiche persone che utilizzano queste app.
I prezzi che i criminali sono disposti a pagare per sfruttare le vulnerabilità in tali piattaforme popolari (che contengono dati di miliardi di persone in tutto il mondo) sono in aumento, e gli exploit di questi bug possono servire come un’arma cibernetica molto efficace.
La sicurezza informatica globale richiede soluzioni designate per tutte le piattaforme digitali attuali e future, e quanto più comuni e diffuse diventano, tanto più sofisticato e impegnativo è questo compito”