Steam Deck

Finalmente posso dire la mia...

by Gianluca Errera
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Aperti i preorder la scorsa estate, lo Steam Deck (la console da gaming portatile di Valve Steam) si è cominciata a materializzare nelle nostre mani da fine febbraio, seguendo una rigorosa lista di attesa che ormai traguarda a circa un anno. Io, grazie al mio amico Alessando (per capirci quelli di Playtech.it) , sono riuscito ad accaparrarmene una ed ora vi racconto le mie impressioni a circa 15 giorni dal suo arrivo.

  L’esemplare di Steam Deck in mio possesso è la versione da 256gb (ricordo che le versioni commercializzate sono: 64gb eMMC, 256/512gb NVMe SSD) che per il mio utilizzo, al momento, è più che sufficiente. Sotto il cofano di questa console batte:

APU AMD Zen2 fino a 3,5GHz (4-core, 8-thread)
GPU: 8 RDNA 2 CU, 1,0-1,6 GHz
16 GB di RAM LPDDR5
Display IPS 1280 x 800px (rapporto d’aspetto 16:10) 7 pollici

Non è piccola (298 mm x 117 mm x 49 mm) ma con i suoi 669 grammi di peso riesce comunque ad essere estremamente usabile se seduti ( da sdraiati le cose cambiano e le mani risentono del tanto odiosi formicolio durante una sessione prolungata di gioco) sia sul divano di casa o magari appoggiati con i polsi su un tavolo. In questi giorni, essendo una novità, ho particolarmente “abusato” del Deck e devo dire che non ho mai riscontrato particolare stanchezza alle braccia o alle mani. L’ergonomia è ben studiata. Ho letto varie opinioni in rete dove veniva lamentato l’inusuale posizionamento dei tasti o l’estrema lunghezza della console ma io francamente non riscontrato nulla di tutto questo, anzi, a me piace è “consistente” e, ad esempio, rispetto alla Nintendo Switch è molto più adatta alle dimensioni delle mie mani (di certo non proprio piccole…).

Steam Deck

SchemaDeck

Nella confezione abbiamo una custodia rigida per riporla durante il trasporto (nella versione da 64gb non è presente) ed un caricatore USB tipo C. Per il resto vi consiglio una pellicola in vetro da applicare al display per evitare graffi e una custodia, magari in silicone, per aumentare il grip ed avere un minimo di protezione a gli urti (tutta roba che trovate tranquillamente su Amazon). Personalmente ho aggiunto una micro SD da 512gb Samsung Evo che avevo e questo mi ha permesso di portare la capienza complessiva a quasi un tera (lo spazio disco nel gaming non è mai troppo…). 

Custodia

 

Alla prima accensione ci troviamo davanti ad una veloce configurazione con annesso inserimento di un account, ovviamente Steam, per farvi accedere alla vostra libreria e scaricare i giochi già in vostro possesso. Molto intuitiva. Consiglio: Fate formattare la micro SD alla console, il file sistem è un Ext4 e se pensate di copiare i vostri giochi prima di inserirla, preparate la memoria su un PC. Googlando si trovano svariati programmi per fare questo.

Lo Steam Deck monata una distribuzione Linux Arch customizzata da Steam per far girare tutto e come tutte le macchine Linux è altamente personalizzabile ed apprezzo molto la libertà che ha lasciato Valve all’utente finale di “smanettare” con le varie impostazioni/personalizzazioni in questa console. Lato software essendo dotata di una doppia possibilità di utilizzo, accesso gaming o al desktop, possiamo veramente fare di tutto installando programmi, giochi ed emulatori. Valve ha rilasciato tutti i driver per installare anche Windows (10/11) ma consiglio di attendere la distribuzione del bios che permetterà il dual boot (avere due sistemi operativi installati e avviabili) prima di procedere. Windows gira bene e apre tantissime possibiltià ma anche Steam OS ha il suo perchè. Il motore che permette di far girare giochi “Windows” su Linux (Proton) è in costante sviluppo e con una compatibilità sempre più ampia e SteamOS 3.0 è leggero e veloce, ottimizzato per lo Steam Deck.
Io ad esempio per gestire le installazioni e tutto il resto (le varie configurazioni degli emulatori etc, etc..) uso una soluzione di desktop remoto. Non mi piace attaccare cose tipo hub usb, mouse e tastiere, preferisco gestirla da remoto. Vi consiglio AnyDesk che è una soluzione per Windows, MacOS, Linux, Andorid e iOS. Da remoto, in modalità desktop, riesco a fare tutto, dalle installazioni alle configurazioni che altrimenti prevederebbero l’utilizzo di un mouse o una tastiera (in realtà sarebbe possibile fare tutto direttamente del Deck con la sua tastiera virtuale ed il suo emulatore di mouse ma così è molto più comodo. 

Altra cosa che mi piace è l’estrema possibilità di avere un tuning per fare in modo che ogni gioco riesca ad essere apprezzato al meglio. Possiamo regolare dal consumo della cpu al limite dei frame passando al sampling semplicemente spostando una serie di cursori mentre siamo un gioco.  Ad oggi, non ho ancora trovato giochi che girassero “male”. L’ultimo in ordine di tempo che ho installato e No Man’s Sky, non proprio un giochino leggero leggero, ed il comportamento della console è sempre stato lineare. Ottima la possibilità di “freezare” un gioco, mettere la console in sleep e riprendere in un secondo momento la partita. 

Anche l’aspetto del retrogaming è assolutamente presidiato da Steam Deck. Io ho installato la piattaforma EmuDeck e devo dire che i risultati sono ottimi. Per ora ho testato giochi come VirtuaTennis (Dreamcast) e vari titoli SNES, Nintendo64 e GBC. Avere così tante possibilità in mobilità è il sogno per ogni appassionato di giochi.

In ultimo voglio parlare della batteria. In rete si leggono critiche ed elogi in merito alla durata del Deck. Io per la mia esperienza posso solo dire che la batteria è nella media. Non mi aspettavo nulla di più. Le sue 3/4 ore di gioco CONTINUATIVE si fanno. Se la usiamo per sessioni “mordi e fuggi” riusciamo ad arrivare alle 6ore ma come sempre, molto dipende dalle impostazioni della console (io ho impostato 10w di consumo e 40fps e devo dire che tutto gira). 

E’ tutto oro quindi? No, assolutamente! Tutto è migliorabile e tutto è perfettibile, anche Steam Deck al quale contesto ad esempio una non del tutto convincente qualità dei materiali, un software migliorabile con qualche bug’s di troppo (e sicuramente Valve è molto concentrata su questo) e sopratutto dei tempi estenuanti per averlo. Aspettare un anno rischia veramente di scoraggiare qualsiasi potenziale acquirente. 

Un plauso particolare a Valve per aver deciso di rendere questa console “gestibile”anche da un punto di vista hardware. Upgradare la ssd o sostituire un componente in autonomia è relativamente semplice e l’accordo fatto con iFixit sicuramente aumenta la longevità della Steam Deck.

Il Deck è il capostipite, secondo me, di una nuova generazione di console portatili che permettendo di fruire dei classici giochi pc “AAA” daranno filo da torcere alle soluzioni classiche tipo Xbox o Sony (a proposito, ottima la resa di XboxCloud su questo Deck pienamente supportato da Microsoft stessa tramite il browser Edge installabile). Moltissime sono le cose e gli aspetti che andrebbero approfonditi ma in questa recensione mi sono voluto limitare ad una “overview” che descrivesse le potenzialità di questa fantastica console che mi piace veramente. Speriamo migliori nel tempo e speriamo che Valve la supporti per almeno qualche anno, con sviluppi e implementazioni.

 

 

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