Il laboratorio impiegherà giovani talenti nel campo della Microelettronica e favorirà l’attrattività dell’Italia contribuendo a frenare la ‘fuga dei cervelli’.
In occasione dell’evento “Huawei & Leonardo”* svoltosi oggi presso il Castello Sforzesco di Milano, Huawei ha annunciato un nuovo investimento in Italia all’insegna dell’innovazione: il Microelectronics Innovation Lab, realizzato in partnership tra il Centro di Ricerca di Milano e l’Università di Pavia, ateneo che annovera un polo di eccellenza di prestigio internazionale nell’ambito della microelettronica.
L’investimento complessivo di Huawei per il Microelectronics Innovation Lab ammonta a 1,7 milioni di dollari. Il laboratorio sarà operativo a partire da settembre e impiegherà una quindicina di ricercatori, incluso personale di Huawei, presso locali all’interno dell’Università.
Il nuovo laboratorio opererà nel campo della microelettronica e delle tecnologie ad alta frequenza. Nello specifico, il Lab pavese, sotto la guida del Professor Rinaldo Castello, si focalizzerà inizialmente sulla ricerca per lo sviluppo di nuove generazioni di dispositivi per applicazioni ottiche coerenti e non coerenti nelle tecnologie CMOS (Complementary Metal-Oxide Semiconductor) e FinFET (Fin-shaped Field Effect Transistor), con l’obiettivo di estendere, nel corso dei prossimi tre-cinque anni, la ricerca all’innovazione tecnologica nel campo dei semiconduttori per applicazioni wireless nel contesto del 5G.
L’impegno di Huawei per l’innovazione italiana è una costante: nel corso dei 15 anni di presenza in Italia, l’azienda ha realizzato 4 Centri di Innovazione in collaborazione con i maggiori operatori di telecomunicazioni nazionali e un Joint Innovation Center con il CRS4 della Regione Sardegna dedicato alle Smart City.
“Questa nuova collaborazione con l’Università di Pavia è un’ulteriore conferma della centralità dell’Italia nella strategia globale di Huawei, testimoniata della forte volontà di investire nel Paese e nelle competenze presenti sul territorio,” ha commentato Thomas Miao, CEO di Huawei Italia. “Vogliamo fornire nuove opportunità per favorire l’attrattività dell’Italia e frenare la cosiddetta ‘fuga dei cervelli’ che ha contribuito alla creazione del divario digitale oggi esistente con gli altri Paesi dell’Unione Europea.”
Renato Lombardi, Direttore del Centro di Ricerca Huawei di Milano, ha dichiarato: “Siamo lieti di realizzare una nuova realtà innovativa come quella del Microelectronics Innovation Lab, grazie alla collaborazione con l’Università di Pavia. Esiste una grande sinergia con le università locali: il nostro Centro di Ricerca, focalizzato sulle tecnologie wireless delle alte frequenze per applicazioni 5G e trasmissione in ponte radio, collabora già con una quindicina di università italiane. Nel quadro dei nostri investimenti a lungo termine, stiamo portando avanti attività ad hoc per supportare la formazione di studenti magistrali e PhD al fine di soddisfare la crescente domanda di competenze altamente qualificate. Alcuni ‘cervelli’ siamo riusciti a riportarli in Italia fornendo loro l’opportunità di fare ricerca applicata in modo ottimale.”
“La partnerschip tra Università di Pavia e Huawei è parte di una alleanza destinata a disegnare il futuro del mondo,” ha affermato Fabio Rugge, Rettore dell’Università di Pavia. “Si tratta dell’alleanza tra università e impresa, tra intelligenza speculativa e sistematica, da un lato, e intelligenza produttiva e trasformativa dall’altro. L’incontro tra Unipv e Huawei non è dunque casuale. Si incontrano due realtà che si muovono all’interno di questa più grande dinamica e la interpretano entrambe nel segno della innovazione e della qualità pregiata. E’ da episodi come questo che si irradia l’energia di cui hanno bisogno il nostro Paese e il nostro pianeta.”
“Il nuovo Innovation Lab si focalizzerà sui chip del futuro destinati a rivoluzionare l’utilizzo delle tecnologie di ultima generazione” ha spiegato Francesco Svelto, Vice Rettore dell’Università di Pavia, ribadendo il focus dell’Ateneo sull’internazionalizzazione e sul legame con le aziende e con la ricerca.