Come vi ho accennato qualche tempo fa, nella prima recensione di Oculus Quest, il 2020 (complice anche la pandemia che ci ha colpito) è sicuramente l’anno della consacrazione della reltà virtuale!
Riprova di questa affermazione è sicuramente il numero di visori venduti nel mondo in questi primi mesi che risultano spesso introvabili sul mercato, se non a prezzi esorbitanti. La realtà virtuale è sicuramente il futuro ed Oculus Quest è il capostipite di una nuova generazioni di visori. Consente infatti di giocare (grazie anche ad una community molto attiva) a titoli su computer (quindi con una grafica particolarmente elevata) e a giochi direttamente installati e creati per lui. Come detto nella mia recensione al suo interno troviamo un mini computer (o smartphone…) completo di SoC Qualcomm, ram, GPU e storage.
Ma come possiamo connettere il nostro visore al computer (che ricordo deve essere un PC da gaming quindi con specifiche di alto livello) e poter fruire dei nostri contenuti acquistati magari su Steam o direttamente sullo store di Oculus? Semplice, abbiamo due alternative. La prima, la più convenzionale, consiste nel collegare fisicamente il nostro visore con un cavo USB 3.0 o 3.1 al nostro PC (la stessa Oculus produce una soluzione che costa circa 89€ della lunghezza di 5m) e sfruttare la soluzione proprietaria che si chiama Oculus Link.
In questa configurazione si avrà un setup molto “classico” nel mondo della VR ovvero un visore connesso wired (recentemente Oculus ha introdotto la possibilità di sfruttare il cavo USB2.0 in dotazione abbattendo così un ulteriore costo per l’utente…). Le prestazioni sono ottimali, la qualità del visore in accoppiata al nostro PC viene sfruttata benissimo ma personalmente la ritengo scomoda. E qui entra in gioco eero!
Esiste la possibilità tramite un software di terze parti, in vendita a circa 20€ sullo store ufficiale di Oculus chiamato VirtualDesktop che ci consente di connettere tramite WIFI il nostro visore al PC e fruire dei nostri contenuti in modalità completamente wireless ovvero in streaming! Per fare questo occorre una connessione particolarmente performante e stabile. eero ha tutto questo! Ma cos’è eero? Semplice, avete mai sentito parlare delle reti WiFi mesh? Le reti mesh sono delle particolari configurazioni di rete (WiFi) che tramite una tecnologia peer-to-peer permettono di implementare una rete uniforme e distribuita senza calo di prestazioni e con scarsa possibilità di sovraccarico cercando di mantenere latenze molto basse. Una rete mesh è per sua natura più performante (sfruttando i sistemi di flooding o routing) ed è esattamente quello che serve a noi per giocare e sfruttare le risorse del nostro PC tramite il Quest.
Ricordo sempre che stiamo parlando di soluzioni al top che naturalmente richiedono un certo esborso economico (è possibile acquistare eero su Amazon al prezzo di circa 100€ nella versione singola) ma vi posso garantire che il risultato è ottimale. Sto effettuando diversi test per provare la capacità di banda di questi device e non noto cali di prestazioni di nessun tipo. Nello specifico, analizzando il nostro possibile setup abbiamo sostanzialmente quanto segue:
- Router di casa
- il nostro PC connesso alla rete con cavo ethernet (dobbiamo avere il massimo delle prestazioni possibili) ad 1Gbps
- eero connesso al nostro router via cavo di rete in modalità bridge
- Oculus Quest connesso a eero
Sostanzialmente per avere il massimo delle prestazioni utilizziamo eero come hotspot (…può funzionare anche come router), ma un hotspot intelligente che tramite il software molto evoluto che lo equipaggia si occupa di mantenere la banda sempre “pulita”, sul giusto canale di trasmissione e con pochissime interferenze sfruttando a pieno le capacità di rete del Quest. Dal canto suo il visore, utilizzando uno Snapdragon 835, ha una velocità massima in WiFi di circa 800Mbps e quindi con questa configurazione sfrutteremo al massimo le sue capacità. Nei test che sto eseguendo (e che in futuro mi permetteranno di proporvi gameplay di titoli PC/VR su iltecnofolle.it) sto cercando di ottenere il massimo dal nostro eero facendo un tuning, quasi quotidiano, del piccolo router. Il tutto avviene via smartphone tramite la comodissima app scaricabile sia su Android sia su Apple . Sono rimasto colpito dalla facilità d’uso, dal supporto offerto (continui aggiornamenti per migliorare le prestazioni…) e dalle tante voci che compongono questa app. Una su tutte che vi voglio segnalare è la sezione denominata “LAB” dove troviamo funzioni sperimentali ma sopratutto una funzione che definirei fondamentale per il nostro uso ovvero la possibilità di dare la priorità alla banda a 5GHz, fondamentale per le prestazione che stiamo cercando di ottenere! eero si “ricorderà” e forzerà quei device capaci di sfruttarla a connettersi sempre alla rete più performante e con il canale migliore!
Lato PC, come si vede dagli screen sotto vediamo che il nostro visore è connesso stabilmente a 866Mbps e sopratuitto con una latenza molto bassa, un risultato ottimale per giocare con il Quest titoli molto pesanti in termini di risorse. I test che sto effettuando sono su giochi del calibro di Alf-Life Alyx, Project Cars2, No Mans Sky e Aerofly FS2 solo per citarne alcuni. In tutti questi test non ho mai riscontrato cali di performance imputabili alla rete, anche in sessioni di più 1,5 ore!
In conclusione nelle mie recensioni, che siano game play o semplicemente dei test verrà utilizzato eero come punto di accesso alla rete con il visore Oculus Quest. Diversamente da quanto si legge generalmente nel web non è sufficiente avere a disposizione una rete WiFi a 5GHz ma occorre che questa sia stabile, performante ed abbia almeno una velocità minima garantita e costante di 800Mbps. In oltre la latenza deve essere il più bassa possibile! Tutte queste caratteristiche sono pienamente garantite dal “piccolo” eero che con Oculus Quest formano una accoppiata vincente!
Al prossimo test in realtà virtuale, restate sintonizzati!